Rito Laico
Celebrare la vita umana senza religione

La cremazione

La cremazione dei defunti è un'usanza antichissima che di recente gode di sempre maggiore interesse sia in Europa che altrove. Ciò, in primo luogo, in base all'idea che la cremazione sia una forma più igienica della sepoltura per trattare le salme; in secondo luogo a causa delle difficoltà sempre crescenti di trovare lo spazio necessario alla sepoltura.

La cremazione in sé non ha alcun significato religioso e il suo uso non è in conflitto con alcuna chiesa cristiana, protestante o cattolica. Tutte le chiese la consentono. Per la cronaca, puntualizziamo che per i cattolici il divieto della cremazione è stato formalmente abolito il 5 luglio 1963. La cremazione inoltre è il metodo normale di trattamento della salma per i buddisti, i sikk, e gli indù. Non è invece consentita dall'ebraismo ortodosso e dall'islam.

I crematori

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Il numero dei crematori italiani è al di sotto della media europea: nel 2007, per esempio, erano operativi 49 impianti di cremazione su tutto il territorio italiano mentre soltanto a Londra vi erano 10.

Ciononostante. le cremazioni annue sono in costante crescita. Nel giro di 20 anni, si è infatti passati dagli irrisori 3000 casi del 1988 ai quasi 60.000 casi (ovvero il 10% dei decessi) del 2007.

Seguendo questo link troverai un elenco aggiornato dei crematori italiani, a cura della Federazione Italiana per la Cremazione.

Le sale del commiato dei crematori sono normalmente aconfessionali e vi si celebrano funzioni laiche, ebreo-liberali, cristiane, indù, buddiste e via dicendo.

Chi può essere cremato?

Chiunque può scegliere di essere cremato dopo la morte.

È opportuno comunque che chi già in vita ha deciso di volere essere cremato, piuttosto che sepolto, si iscriva ad una Società della Cremazione. Queste associazioni di utilità sociale e senza scopo di lucro, sorte più di un secolo fa, annoverano tra i loro soci quanti hanno già espresso il suddetto desiderio.

Esserne socio semplifica notevolmente l'iter burocratico per la cremazione. Infatti, ai sensi di legge, l'iscrizione ad una So.Crem è sufficiente per provare la volontà della cremazione ed evita ai parenti del defunto una trafila burocratica non di poco conto.

Nel caso in cui un defunto non fosse socio di una So.Crem, in base a quanto previsto dal codice civile, la cremazione deve essere richiesta all'ufficio di stato civile del comune di residenza del defunto dal coniuge superstite o, in mancanza, da tutti i figli e, a seguire, dagli altri parenti.

Volendo nel momento del lutto sollevare i propri parenti da penosi incarichi e fastidiose pratiche burocratiche, come si è già detto, è opportuno associarsi ad una Società per la Cremazione (So.Crem). La modalità di adesione è semplice ed è regolata da precise norme legali: bisogna consegnare personalmente, nelle mani del responsabile della So.Crem, una domanda scritta e firmata di proprio pugno. Troverai qui il testo da compilare, e istruzioni su come fare e qui l'elenco aggiornato delle So.Crem, tutte e due le pagine a cura della Federazione Nazionale delle So.Crem.


Per il disbrigo delle pratiche amministrative di chi in vita non si era associato a una So.Crem è meglio che i parenti si facciano guidare dall'impresa funebre.